Io sto nel Mucchio

Capita che un nuovo anno porti con sé richieste d'aiuto, messaggi s.o.s., bengala sparati in alto per farsi salvare. Scrivo per il Mucchio da meno di un anno. Con l'aiuto di John Vignola ho creato una sorta di rubrica (Musica&Vene), qualcosa di terapeutico innanzitutto per me, un imbuto dentro cui drenare il mio obbligarmi a scrivere, avere scadenze, prendere la voglia di raccontare storie, inventare, s-banalizzare gli eventi. Musica e vene, le vene narrative. Si capisce?
Ricordo perfettamente la lettera di un lettore che, evidentemente pungolato dal mio primo racconto, aveva scritto alla redazione definendomi incompetente. Consigliava di fare più attenzione, di non dare spazio a certi cialtroni. Lettera puntualmente pubblicata nel numero seguente. Ero felicissimo...
Prima compravo la rivista ogni tanto. Da quando ci scrivo la compro tutti i mesi. Credo si chiami civetteria, oppure semplicemente necessità. Necessità di scoprire se il tuo racconto è uscito per davvero. E poi la necessità di leggere altro, imparare la creatività di altre penne, altre menti più esperte e ispirate della mia. Oggi mi sono reso conto che questa rivista ha bisogno di aiuto. Così ho sottoscritto l'abbonamento annuale al Mucchio. Sono giorni di tanto parlare. Una querelle attanaglia forum e social network: il Mucchio chiude? Per colpa di chi? Da qualche mese i lettori si dividono tra sostenitori del precedente direttore (Max Stefani) e l'attuale (Daniela Federico). Il primo non l'ho mai conosciuto. Eppure qui parla la pelle, e a pelle mi dico... Con la seconda ci siamo scritti parole gentili e di stima. Non voglio entrare in un'arena in cui ho già visto (e letto) episodi di bassa chiacchiera, annebbiamento, interesse personale, beatificazioni, populismo. Semplicemente decido - potrei fare altrimenti? - di stare dalla parte di chi mi ha dato fiducia. Solo quella. Niente denaro, nemmeno copie gratuite. Mi basta quella. La fiducia, e un disinteressato apprezzamento. Per il resto il Mucchio lo compro, anzi, mi ci sono appena abbonato. E se volete aiutare una rivista così, fatelo anche voi.


P.s.: per par condicio, scrivo anche per Jam. SOStengo anche questa rivista. Come tutte le riviste - per cui scrivo e per cui non scrivo - che diffondono cultura e musica. Altro che quelle cose lì.

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