Parla a qualcuno
e risponde, è qualcos'altro ma
risponde: nessuno lo perdonerebbe
se ritorna ghiaccio, l'essere identico a sé
che non cammina.
Lui risponde, risponde
E' dentro, deve continuare, in un ritmo
infinito, come una parola
scoperta da altre parole
deve parlare, bagnarsi in un fiume
che non è suo ma lo tiene in vita, e non ha rive.
E in questa strada di campagna
la ragazza si toglie il golf, abbassa il sedile
e non sa se sono in due, in tre, oppure è sola
ma continua, sente l'umido, muove i muscoli
"restami pure dentro"
"sei sicura?"
"sì, ti voglio dentro, ti voglio bene".
Milo De Angelis, Poesie, Mondadori, 2008.
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