Provviste #21 - Murakami Haruki

La sincerità è un sistema complesso. È difficile scrivere un libro sincero, ma a volte qualcuno ci riesce. Allora leggere è un piacere.
La strana biblioteca di Murakami Haruki (pubblicato da Einuadi) è un libro sincero e tutti i meriti vanno al suo autore. Sulla trama non bisogna dire molto: un ragazzo entra in una biblioteca. Da lì, il resto.
Haruki Murakami, da vero artigiano del racconto, ci immerge con esperienza tra pieghe dark ed intriganti; coltiva, sopra una prosa minimalista, elegante e ipnotica, un racconto di grande elasticità sul piacere della lettura e sull’elaborazione del lutto. Sotto la maschera di ambiguità e spiazzante stranezza, infatti, faticano a rimanere frenati i nobilissimi movimenti etici dell’autore giapponese, equilibrista capace di progettare la sua opera in bilico tra gli estremi fiabeschi e quelli puramente formativi. Il risultato è a dir poco magnetico. Anche perché il significante è perfettamente complementare al significato e tutto rientra coerentemente non solo nella cifra stilistica dell’autore ma anche in quella contenutistica. Di questo equilibrio sono gioiosa testimonianza i disegni di Lorenzo Cecchotti, artista italiano scelto per l’edizione italiana del libro (in ogni nazione l’illustratore è diverso), tutti tesi a impaginare le acrobazie poetiche dello scrittore pur conservando l’identità artistica dell’illustratore. La strana biblioteca pertanto condivide senza eccezione quella rara cornice estetica dei grandi romanzi illustrati, dove la calma delle parole incontra il crepitio del disegno e l’occhio esulta con la mente. In tre parole: la sincerità paga.

(scritto da Leonardo Strano)



Leonardo dice: "Piacere, sono nuovo qui, mi chiamo Leonardo Strano. Pochi anni sulle spalle, frequento il Liceo Classico, ho qualche passione. Scrivere (per lo più recensioni), il cinema e leggere sono le maggiori. Per il resto amo il profumo della carta, il bianco e nero, i faggi in autunno e la neve che scricchiola sotto i piedi. "

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